Passa ai contenuti principali

La facoltà di Medicina ad Arcavacata e l'Ospedale a Vaglio Lise?

I rappresentanti della nostra federazione da anni si battono nelle Istituzioni e nella società per la realizzazione della Facoltà di Medicina presso l’Unical. Oggi, dopo l’apertura del corso di Laurea in Medicina e Tecnologie Digitali, con sede ad Arcavacata in partenariato tra Unical e Magna Graecia, l’obiettivo appare a portata di mano. All’Unical già si insegnano le materie del primo triennio di medicina, ma manca il secondo triennio rappresentato dalle cliniche; l’Ateneo è, però,  proprietario di estesi terreni ove le cliniche possono esser costruite. Il caso vuole che si deve realizzare il nuovo ospedale della provincia di Cosenza; ed allora perché non costruirlo sui terreni dell’Unical in modo da utilizzare come cliniche i dipartimenti ospedalieri? Ciò permetterebbe, finalmente, la istituzione della Facoltà di Medicina. 

Questa nostra antica battaglia, nel tempo, è stata condivisa da migliaia di cittadini, da accademici, imprenditori, professionisti e da numerose associazioni culturali e politiche, che dovrebbero far sentire la loro voce, anche perché si registrano preoccupanti dichiarazioni di esponenti delle istituzioni cosentine, finalizzate ad allocare l’ospedale nuovo all’interno della cinta muraria della città capoluogo. Tutto ciò è in palese contraddizione con altre affermazioni delle medesime autorità, tendenti ad istituire il comune unico Cosenza-Rende (senza, però, che sia stato elaborato un progetto da sottoporre ai cittadini), dal momento che l’area, ove insiste l’Unical, ne dovrebbe far parte.

Una di queste associazioni, in particolare, si è distinta per la calorosa accoglienza riservata alla nostra antica idea per il nuovo ospedale, facendo chiedere addirittura al proprio rappresentante in consiglio comunale una seduta straordinaria per sostenere la ubicazione del nuovo nosocomio ad Arcavacata.

Apprendiamo che rappresentanti della predetta associazione ed esponenti istituzionali di primo piano della città capoluogo discuteranno dell’area urbana Cosenza-Rende, che noi riformisti rendesi per un cinquantennio abbiamo, in modo determinante, contribuito a realizzare.

Siamo curiosi di sapere: se prevarrà l’idea di taluni per una fusione a freddo tra Cosenza e Rende, oppure la posizione di buon senso di quanti sono convinti che bisogna elaborare un progetto di fusione, sperimentarlo per un tempo dato, per poi sottoporlo al giudizio degli elettori; ed, inoltre, per il nuovo ospedale prevarrà la posizione innovativa di ubicarlo nell’area universitaria per favorire l’istituzione della facoltà di medicina o quella miope di Vaglio Lise, pur di trattenere il nosocomio negli attuali confini cosentini?

Comunicato del 7 dicembre 2021


Commenti

Post popolari in questo blog

Parco Robinson, fra ignoranze e adulazioni

  Apprendiamo dalle esternazioni di un discutibile assessore comunale (corredata da una fotografia che dimostra come la cosiddetta rotazione degli incarichi a Rende sia una barzelletta), che “il Parco Robinson sarà baricentro dell’intera area urbana”. Ma ci chiediamo stupiti, perché sino ad oggi non lo è stato? A noi l’iperbole dell’assessore non desta meraviglia. E’ evidente l’assoluta ignoranza sul ruolo strategico del Parco da parte della Giunta Manna: per ben otto anni il parco è stato abbandonato, mai interessato da ogni forma elementare di manutenzione, sempre sporco e privato degli animali, così cari ai bambini. Oggi, dopo anni di incuria, si pretende di far passare per una grande opera, per un grande progetto, proferendo paroloni come “inclusivo, rivitalizzazione, riqualificazione, valorizzazione”, una semplice attività di manutenzione, utilizzando oltretutto fondi europei, che dovrebbero servire, invece, per risolvere problemi strutturali. Peraltro, l’idea di utilizzare il...

Sindaco e Capitano, due spudorati e faccia tosta

  di GIANFRANCO DE FRANCO Vedo, francamente, una certa affinità di comportamenti fra Manna e, nientepopodimenoche, Salvini. Analizziamo le parole che ricorrono. Manna: esulta, annuncia, soddisfatto; negli ultimi tempi ricorrono disegno politico e macchinazione, ma esse non sono riferite alla politica, bensì alla vicenda giudiziaria relativa alla presunta corruzione del giudice Petrini per l’aggiustamento di un processo a carico del boss Patitucci. Salvini: la risolvo io, donna, alto profilo, intestare. Le parole dell’uno e dell’altro hanno lo stesso obiettivo. Da una parte la manipolazione dell’opinione pubblica per far passare il sindaco-avvocato come un innovatore, come il salvatore della città mentre, nella realtà, la città la sta distruggendo. Dall'altra la manipolazione per far passare il Capitano come il "kingmaker", l'incoronatore del nuovo Presidente della Repubblica. Il sindaco, da parte sua, interviene su tutto. Non gli sfugge niente e le sue parole suonano ...

PSC a evidenti finalità speculative

  La procedura per l’adozione del PSC, presenta aspetti veramente surreali e profili di evidente illegittimità. Ma andiamo con ordine. L’incarico di redigere il PSC viene affidato ad un gruppo di progettisti guidati dall’insigne urbanista prof. Piccinato e di cui facevano parte i professori  Cerasoli e Passarelli, l’ing. Buoncristiano ed alcuni professionisti locali tra cui l’attuale responsabile della redazione del PSC, arch. Francini. E’ indiscutibile che il gruppo Piccinato risultò vincitore per il rilevante apporto di punteggio assicurato dai curricula dei tre docenti universitari, che successivamente, hanno rassegnato le dimissioni. Per tale ragione, da molti anni, il lavoro di elaborazione del PSC viene svolto esclusivamente dallo studio Francini, che ha consegnato al comune un progetto di PSC in evidente controtendenza rispetto alla tradizione urbanistica di Rende, proponendo rilevanti incrementi volumetrici generalizzati e concentrati sulle aree verdi F1 ed F3 dal PRG ...