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Visualizzazione dei post con l'etichetta Farfalle

Rifiuti, il buco nero del potere

di GIANFRANCO DE FRANCO Quello che era nebuloso si sta piano piano schiarendo. L'Ato del presidente Manna esce senza pudore allo scoperto e affida a Calabra Maceri il grande business dell'espatrio dei rifiuti in Svezia. Qui assistiamo impunemente all'utilizzo (almeno) improprio del denaro pubblico. In pratica l'ATO ha i soldi per la gestione dei rifiuti in loco. Si tratta di soldi che debbono essere spesi in Calabria e che creerebbero ricchezza. E invece Manna cosa fa? Ne regala una parte a Calabra Maceri e l'altra addirittura alla Svezia. C'è un utilizzo improprio dei soldi che sono spesi per l'ordinaria amministrazione invece che per investimenti. Procura e carabinieri si diano una mossa Se i magistrati inquirenti esistono e i carabinieri pure, spero che battano un colpo. Che la smettano di sonnecchiare lasciando passare sotto il loro naso un autentico malcostume a danno dello Stato e dei cittadini. Questa è una manovra che parte da lontano. Il tentativo è...

Manna, il MiC e la trasparenza

di GIANFRANCO DE FRANCO   Lo ammetto, stavolta Manna si è comportato molto meglio di quando ha dato alle ragazze e ai ragazzi delle scuole superiori di Rende false informazioni sulle finalità del Piano nazionale di rinascita e resilienza (PNRR). La Gazzetta del Sud riporta, a firma di Francesco Mannarino, che stavolta, pur se non ha studiato, almeno si è rivolto a persone competenti per spiegare ai sindaci come funziona il bando del MiC sulla rigenerazione urbana e sociale in scadenza ormai ravvicinata (15 marzo prossimo). Peccato che per i Comuni che non hanno iniziato è già tardi. Il bando prevede, infatti, procedure trasparenti (Manna è allergico a questo termine. Mi dicono che solo a sentire la parola gli viene un tremolio, gli si ingrossa la gola, diventa giallo e deve correre alla toilette) che richiedono tempo e si andrebbe davvero troppo sotto data. Però dobbiamo apprezzare la buona volontà di contattare Ottavia Ricci, consigliera del ministro Franceschini, che sta partecip...

Tursi e la fatica della democrazia

di GIANFRANCO DE FRANCO  Antonio Tursi, "candidato dei territori", paladino della democrazia interna al Pd contro gli oligarchi che decidono in quattro a Roma i destini del congresso provinciale del Pd, si è stancato della democrazia prima ancora di praticarla. Stabilendo così un record assoluto. Lui decide da solo (almeno a Roma in 4 c'erano), senza nemmeno consultare i suoi compagni di viaggio e tradendo lo spirito per il quale i Ricostituenti di Mario Franchino avevano raccolto per lui decine e decine di firme risultando determinanti per consentirgli di presentare la candidatura. La storia ci insegna, in realtà, che la democrazia stanca. Per non andare lontano pensiamo a Renzi ai tempi del Pd, a Trump dell'assalto al Campidoglio, a Erdogan, a Putin. Non vorrei continuare perché magari si monta la testa (Tursi). Gli venisse in mente di spodestare Mattarella. Fatto sta che Tursi ha stretto un accordo con i Ricostituenti consentendo a Franchino di presentare la sua (s...

La virtù divina di Annamaria

di GIANFRANCO DE FRANCO   In attesa che si celebri il congresso del circolo di Rende del Partito Democratico segnalo che un'alta esponente del partito, qualche tempo fa, arrivando al municipio, ha trovato il parcheggio sotterraneo completamente occupato: ha pensato bene di lasciare la macchina 'mmienz'a' via e precipitarsi al comando dei Vigili Urbani ordinando di far sgomberare i parcheggi «perché io non ho tempo da perdere!». Così, di punto in bianco, tutti i dipendenti che avevano la macchina in garage - nel bel mezzo di una mattina - son dovuti scendere per spostare l'auto. Per alcuni giorni successivi, un vigile ha avuto il compito di regolare gli ingressi.  Oggi i dipendenti hanno imparato la lezione di democrazia e non ce la lasciano più la macchina. Anche se qualcuno, poi, ha avuto la dispensa e può parcheggiare tranquillamente. Insomma, il parcheggio sotterraneo del municipio di Rende è esclusività del sindaco, degli assessori, dei consiglieri (immagino sol...

Scuola, a Rende siamo alle comiche: Attenti a quei due

di GIANFRANCO DE FRANCO   « Gli stupidi sono più temibili della mafia, del complesso militare-industriale o dell’Internazionale comunista. Sono un gruppo non organizzato, senza un leader o norme, ma nonostante ciò agiscono in perfetta armonia, come guidati da una mano invisibile.  Con il sorriso sulle labbra, come fosse la cosa più naturale del mondo, lo stupido apparirà improvvisamente per rovinare i tuoi progetti, distruggere la tua pace, complicarti la vita e il lavoro, farti perdere denaro, tempo, buonumore, produttività, e tutto questo senza malizia, senza rimorsi e senza ragione. Stupidamente». Questo è l'incipit del libro del prof. Carlo M. Cipolla sulla stupidità umana (Le Leggi fondamentali della stupidità umana di C.M. Cipolla, Mulino Editore, euro 15,00), perfettamente adattabile a quello che starebbero combinando nelle scuole di Rende il sindaco Manna e l'assessore Sorrentino, stando almeno alle notizie riportate ieri 9 febbraio dalla Gazzetta del Sud, a firma di F...

Evviva Simona (e abbasso la Lega)

di GIANFRANCO DE FRANCO  L'attivismo di Simona Loizzo consigliere regionale della Lega di Salvini, sull'unione fra Cosenza e Rende è interessante perché siamo abituati alle banalità sia a destra, sia a sinistra, sia al centro. Noi di Insieme per Rende siamo socialisti e abbiamo governato Rende dal 1952 per i successivi 60 anni. Conosciamo bene la storia della conurbazione che è abbastanza datata. La novità che porta la Loizzo è che affronta il problema dall'angolazione giusta: prima uniamo i servizi, poi il resto. Abbiamo l'esperienza di Corigliano-Rossano che hanno fatto una fusione a freddo e si sono trovati di fronte tanti doppioni. Gli uffici del sindaco, gli uffici dei dirigenti, un po' a Rossano un po' a Corigliano. Tempo, fatica e soldi sprecati. Soprattutto, però, a Corigliano-Rossano si sono trovati senza visione, senza idee, senza ruoli guida. Una città grande, con un'imprenditoria di qualità, con beni culturali di alto livello, con due riconoscime...

La saga dei bugiardi

di GIANFRANCO DE FRANCO Alcuni importanti esponenti del Laboratorio Civico di Rende sono andati a sbattere contro un muro chiamato Partito Democratico. Si sono iscritti in massa al Circolo di Rende e ora si preparano alla battaglia fratricida per eleggere il nuovo segretario. E dire che sul "Chi siamo" del sito ufficiale del Laboratorio si legge: «...  I tanti, ormai delusi dalle vecchie logiche di partito e dalle ideologie politiche di cui rimangono solo ombre sbiadite, hanno trovato una nuova casa dove poter essere ascoltati e dove poter davvero collaborare per una crescita vera, non solo personale, ma dell’intera comunità, operando solo per il bene comune ...». Questo comportamento non è una sorpresa. L'amministrazione Manna ha fatto della mistificazione e dell'interesse personale la sua ragion d'essere. Spero che il lettore mi perdoni l'azzardo se ricordo che g li antichi greci che avevano un senso molto sviluppato di ciò che era pubblico e dei loro obblig...

Sindaco e Capitano, due spudorati e faccia tosta

  di GIANFRANCO DE FRANCO Vedo, francamente, una certa affinità di comportamenti fra Manna e, nientepopodimenoche, Salvini. Analizziamo le parole che ricorrono. Manna: esulta, annuncia, soddisfatto; negli ultimi tempi ricorrono disegno politico e macchinazione, ma esse non sono riferite alla politica, bensì alla vicenda giudiziaria relativa alla presunta corruzione del giudice Petrini per l’aggiustamento di un processo a carico del boss Patitucci. Salvini: la risolvo io, donna, alto profilo, intestare. Le parole dell’uno e dell’altro hanno lo stesso obiettivo. Da una parte la manipolazione dell’opinione pubblica per far passare il sindaco-avvocato come un innovatore, come il salvatore della città mentre, nella realtà, la città la sta distruggendo. Dall'altra la manipolazione per far passare il Capitano come il "kingmaker", l'incoronatore del nuovo Presidente della Repubblica. Il sindaco, da parte sua, interviene su tutto. Non gli sfugge niente e le sue parole suonano ...

Tre strani esseri umani

 di GIANFRANCO DE FRANCO Talvolta il disgusto non lo si prova leggendo i social, ma anche qualche dichiarazione sui giornali. E, in questo caso, fa persino più schifo. Tre consiglieri comunali di Rende, infatti, stanno strumentalizzando un morto, un uomo buono e mite come Cecchino, per colpire il figlio che ha il solo torto (a modo di vedere di questi strani esseri umani) di difendere la nostra città dagli assalti di amministratori incapaci, ignoranti e senza scrupoli morali. La moda inaugurata è quella dello sfottò bugiardo. Cecchino Non ho idea se i tre consiglieri conoscono la storia di Rende, se conoscono le opere, il contesto e le motivazioni che hanno spinto le amministrazioni guidate da Cecchino dal 1952 al 1980 a governare il territorio per gettare le basi di quella che oggi è una grande città. Sandro Né ho idea se conoscono le opere, il contesto e le motivazioni che hanno spinto le amministrazioni guidate dalla leadership di Sandro dal 1980 al 2012 a governare il territori...

L'urgenza di sottomettersi al padrone

di GIANFRANCO DE FRANCO Ciascuno di quei 6 dirigenti del Comune di Rende che si sono sostituiti ai giudici  e hanno assolto Manna, può essere associato perfettamente a uno dei tanti "Pensieri" di Marco Aurelio che recita: « Nessuno è più meschino di colui che gira intorno alle cose  e, come dice il poeta,  «scruta le viscere della terra» cercando di scoprire che cosa frulli nell’animo e nella mente degli altri, quando basterebbe che ognuno si limitasse ad ascoltare il dio che gli abita dentro, onorandolo con un culto sincero ...  ciò che ci proviene dagli uomini ci è caro per i vincoli di parentela che ci uniscono tutti, anche se alcuni di essi ci fanno pietà, ma solo perché ignorano cosa siano il bene e il male: una cecità non dissimile da quella che impedisce di distinguere il bianco dal nero». Non è in discussione la presunzione di innocenza per Manna, ma, nel caso dei 6, l'urgenza di sottomettersi al padrone senza che il padrone glielo abbia chiesto. Questo dimos...