Talvolta il disgusto non lo si prova leggendo i social, ma anche qualche dichiarazione sui giornali. E, in questo caso, fa persino più schifo.
Tre consiglieri comunali di Rende, infatti, stanno strumentalizzando un morto, un uomo buono e mite come Cecchino, per colpire il figlio che ha il solo torto (a modo di vedere di questi strani esseri umani) di difendere la nostra città dagli assalti di amministratori incapaci, ignoranti e senza scrupoli morali.
La moda inaugurata è quella dello sfottò bugiardo.
Cecchino
Non ho idea se i tre consiglieri conoscono la storia di Rende, se conoscono le opere, il contesto e le motivazioni che hanno spinto le amministrazioni guidate da Cecchino dal 1952 al 1980 a governare il territorio per gettare le basi di quella che oggi è una grande città.
Sandro
Né ho idea se conoscono le opere, il contesto e le motivazioni che hanno spinto le amministrazioni guidate dalla leadership di Sandro dal 1980 al 2012 a governare il territorio per costruire la grande città universitaria, delle imprese, del commercio, della cultura, dello sport, della giustizia sociale.
Calci nel culo
So di certo che se Cecchino fosse vivo avrebbe preso a calci nel culo questi tre soggetti che ne parlano bestemmiandolo. E sfido chiunque lo abbia conosciuto a sostenere il contrario.
Noi che vivi lo siamo, però, non possiamo ignorarli e dobbiamo impegnarci a svergognarli fino a quando diventeranno marginali e ridicoli.
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