Passa ai contenuti principali

Parco Robinson, idee cercansi disperatamente

 A parte una dovuta manutenzione dell’esistente, che il Parco Robinson attende da ben 8 anni, compresa la sostituzione dei giochi per bambini installati circa 30 anni fa, siamo veramente curiosi di sapere in cosa consistono, nell’operazione di restyling del Parco, le “idee innovative” annunciate dal Sindaco e, a quanto si legge, ispirate da un famoso parco pubblico non si capisce se danese o olandese, poiché Manna un giorno parla di Copenaghen e quello successivo di Amsterdam. Ben conoscendo la mancanza di visione dell’avv. Manna ed il metodo progettuale di alcuni consulenti tecnici di cercare l’ispirazione visitando strutture, magari esistenti da secoli, siamo portati a pensare che le “idee innovative” per il Parco Robinson potrebbero consistere nella realizzazione di una struttura in vetro e acciaio da adibire a laboratori (???) e nella costruzione di un chiosco da utilizzare come caffè ed anche per incontri pubblici. Perché occupare spazi verdi per attività indefinite che potrebbero facilmente essere allocate in uno dei tanti immobili di proprietà comunale e senza tener conto, inoltre, che il parco è già provvisto di un teatro all’aperto per incontri di varia natura e che a 50 metri dai suoi ingressi sono attivi già due ottimi bar? Forse per fare concorrenza sleale ai gestori di questi e per penalizzare i loro dipendenti, privatizzando la costruenda struttura, così come ormai avviene da qualche anno a Rende, dove il patrimonio pubblico viene svenduto o assegnato per lunghi anni a privati per la gestione? Metodo che prevediamo sarà massicciamente utilizzato nei prossimi anni, viste le scelte fatte per il controllo dei conti del comune. Forse per “innovazione” si intende la semplice sostituzione degli attuali corpi illuminanti, gradevoli alla vista, con i soliti punti luce di anonima fattura da utilizzare, a quanto è dato sapere, anche in altri luoghi della città, poiché a tanto si ferma la fantasia progettuale dei tecnici di Manna. Peraltro, un’evidente spreco di risorse giacchè il Parco di notte è chiuso. Noi ci saremmo comportati in modo totalmente diverso. Avremmo certamente provveduto a porre in essere una incisiva manutenzione straordinaria anche del parco giochi, necessaria dopo ben 8 anni di incuria. Ma avremmo, senza alcun dubbio, riportato nel Robinson i cavalli, i pony, le caprette, gli struzzi, i daini, i pavoni, i fagiani, ecc. che tanto mancano ai bambini ed alle famiglie. Giacchè è necessario cercare altrove l’ispirazione, soprattutto in nord Europa, consigliamo la visita dell’Amstelpark di Amsterdam, dove liberamente circolano tanti animali. Nella conferenza stampa di fine anno, sia pure disordinatamente, oltre a parlare del restyling del Parco Robinson, il Sindaco ha indicato tra le opere che intende realizzare un auditorium (forse ispirato dalla nuvola di Fuksas) nel centro città, anche qui non tenendo conto che esiste e funziona l’auditorium “Giovanni Paolo II”, il palazzetto dello sport, utile per ospitare determinati iniziative, la sala eventi del Parco Acquatico e ben due teatri ad Arcavacata nell’area universitaria. Per il resto, l’incontro del Sindaco con la stampa ha prodotto promesse, provocazioni, bugie e falsità, finalizzate alla “mission impossible” di demolire l’opera dei riformisti che hanno costruito la città dal 1980 al 2013. Su tutto ciò, ritorneremo ampiamente nei prossimi giorni.

Commenti

Post popolari in questo blog

Parco Robinson, fra ignoranze e adulazioni

  Apprendiamo dalle esternazioni di un discutibile assessore comunale (corredata da una fotografia che dimostra come la cosiddetta rotazione degli incarichi a Rende sia una barzelletta), che “il Parco Robinson sarà baricentro dell’intera area urbana”. Ma ci chiediamo stupiti, perché sino ad oggi non lo è stato? A noi l’iperbole dell’assessore non desta meraviglia. E’ evidente l’assoluta ignoranza sul ruolo strategico del Parco da parte della Giunta Manna: per ben otto anni il parco è stato abbandonato, mai interessato da ogni forma elementare di manutenzione, sempre sporco e privato degli animali, così cari ai bambini. Oggi, dopo anni di incuria, si pretende di far passare per una grande opera, per un grande progetto, proferendo paroloni come “inclusivo, rivitalizzazione, riqualificazione, valorizzazione”, una semplice attività di manutenzione, utilizzando oltretutto fondi europei, che dovrebbero servire, invece, per risolvere problemi strutturali. Peraltro, l’idea di utilizzare il...

Sindaco e Capitano, due spudorati e faccia tosta

  di GIANFRANCO DE FRANCO Vedo, francamente, una certa affinità di comportamenti fra Manna e, nientepopodimenoche, Salvini. Analizziamo le parole che ricorrono. Manna: esulta, annuncia, soddisfatto; negli ultimi tempi ricorrono disegno politico e macchinazione, ma esse non sono riferite alla politica, bensì alla vicenda giudiziaria relativa alla presunta corruzione del giudice Petrini per l’aggiustamento di un processo a carico del boss Patitucci. Salvini: la risolvo io, donna, alto profilo, intestare. Le parole dell’uno e dell’altro hanno lo stesso obiettivo. Da una parte la manipolazione dell’opinione pubblica per far passare il sindaco-avvocato come un innovatore, come il salvatore della città mentre, nella realtà, la città la sta distruggendo. Dall'altra la manipolazione per far passare il Capitano come il "kingmaker", l'incoronatore del nuovo Presidente della Repubblica. Il sindaco, da parte sua, interviene su tutto. Non gli sfugge niente e le sue parole suonano ...

PSC a evidenti finalità speculative

  La procedura per l’adozione del PSC, presenta aspetti veramente surreali e profili di evidente illegittimità. Ma andiamo con ordine. L’incarico di redigere il PSC viene affidato ad un gruppo di progettisti guidati dall’insigne urbanista prof. Piccinato e di cui facevano parte i professori  Cerasoli e Passarelli, l’ing. Buoncristiano ed alcuni professionisti locali tra cui l’attuale responsabile della redazione del PSC, arch. Francini. E’ indiscutibile che il gruppo Piccinato risultò vincitore per il rilevante apporto di punteggio assicurato dai curricula dei tre docenti universitari, che successivamente, hanno rassegnato le dimissioni. Per tale ragione, da molti anni, il lavoro di elaborazione del PSC viene svolto esclusivamente dallo studio Francini, che ha consegnato al comune un progetto di PSC in evidente controtendenza rispetto alla tradizione urbanistica di Rende, proponendo rilevanti incrementi volumetrici generalizzati e concentrati sulle aree verdi F1 ed F3 dal PRG ...