a sindaco e, a destra, il kingmaker di Fabrizio Totera, Luigi Superbo
Sulla Gazzetta del Sud di ieri, il bravissimo Francesco Mannarino ha raccontato, molto fedelmente, la storia delle tre candidature a segretario del Circolo del Pd di Rende.
Approfitto dell'assist per approfondire.
Partiamo da Luigi Superbo. La sua famiglia è sempre stata socialista e lo stesso Luigi è stato anche consigliere comunale con il centro-sinistra. Non è stato eletto nel 2014, l'anno della vittoria del centro-destra di Manna e della sconfitta dell'allora candidato a sindaco, Pasquale Verre.
Nel quinquennio successivo, Luigi ha partecipato quasi regolarmente alle riunioni di Insieme per Rende e nessuno di noi, io per primo, avrebbe potuto immaginare che sotto elezioni avrebbe cambiato casacca in modo così radicale e senza fornire alcuna motivazione politica.
Luigi è riuscito non solo a farsi eleggere, ma anche a portare i suoi voti al suo candidato sindaco. Molti dei suoi grandi elettori (leggi Aiello) si erano impegnati al voto disgiunto. Così non è stato. Hanno votato Superbo e Manna.
In Consiglio comunale, secondo Mannarino, non fa coppia con Franchino De Rango come ci si sarebbe potuto aspettare. Mentre fuori dal Consiglio è consigliere esperto del consigliere regionale del PD Mimmo Bevacqua a metà tempo (e metà stipendio).
Lo stesso Franchino, come Luigi, nella passata consiliatura è stato vicino a Insieme per Rende, ma si è sempre comportato in modo sfuggente. Nessuno di noi si fidava di Franchino. Anche a lui, però, è riuscita l'impresa di trasferire i suoi voti a Manna, anche se molti di noi (me compreso), pensavamo che il voto disgiunto sarebbe stato dominante. I due elettorati sono tutti di ex socialisti, alcuni anche sfegatati. Gli elettori di Franchino e di Luigi avranno avuto le loro buone ragioni.
L'altra candidatura del fronte di Manna è Salvatore Ciciarelli. Ottima persona e ragazzo perbene. Anche lui si trasferito nel campo di Manna facendo candidare la moglie che nel quinquennio non aveva svolto attività politica in maniera evidente. Salvatore, invece, si era speso molto per il Pd arrivando a sfidare nel Congresso di Circolo Francesco Adamo.
Salvatore è il candidato di una zona d'ombra dell'amministrazione Manna che potrebbe esprimere il futuro candidato sindaco (Annamaria Artese). Non conosco a quale idea politica si rifaccia Annamaria. Certo è che dopo aver predicato il civismo, ora approda al più ideologico dei partiti italiani. Una conversione sicuramente concordata col sindaco Manna che pare le abbia dato il viatico per la candidatura a sindaco per le amministrative del 2024.
Insomma se Salvatore sarà il prossimo segretario del Pd, è con lui che gli altri partiti dovranno fare i conti.
Il Pd-taxi che vale una candidatura
Come è ovvio l'iscrizione al Pd in massa, sia da parte di Artese, sia da parte di Superbo ci fanno capire che considerano il Pd il taxi sul quale trasportare il futuro candidato sindaco dell'ex civismo di destra che Manna ha rappresentato.
La posta in gioco, dunque, non è la segreteria del circolo del Pd, ma è la candidatura a sindaco.
L'area di Superbo punta, con tutta probabilità, sull'attuale assessore Fabrizio Totera. Anche questi trasbordato dal Pd di Nicola Adamo a Manna e ora tornato al Pd, ma stavolta il suo protettore è Mimmo Bevacqua.
In questo contesto, come è evidente, manca la politica.
Nessuno ha detto perché sono rientrati o approdati lasciando il Laboratorio civico. Tra l'altro, l'ultimo Commissario provinciale, Marco Miccoli, ha sempre affermato come il Circolo del Pd di Rende fosse contro l'attuale amministrazione. Ciciarelli più volte presente, fisicamente e in videochiamate ne è testimone.
E arriviamo a Francesco Adamo di Innova Rende, l'associazione fondata da Lorenzo Principe, Carlo Scola e Mirko Di Maria (quest'ultimo sparito dai radar da qualche mese, pur essendone il presidente).
Adamo è l'unico coerente. Era del Pd, è rimasto nel Pd. Non ha un gran numero di iscritti alle sue spalle. Conta sulla sua comprovata capacità di attrarre voti, ma è cosciente che non potrà aspirare alla segreteria. La candidatura di Adamo è stata tenuta sotto traccia fino all'ultimo. Non ne ho chiaro il motivo. E' tattica o è politica? Sappiamo solo che la candidatura è anti Manna, così mi ha assicurato Carlo Scola. E' probabile che anche qui si tratti di sostenere una candidatura a sindaco. Potrebbe essere quella dello stesso Carlo. Escluderei Adamo e Lorenzo. Ed escluderei anche il sostegno a Pierpaolo Iantorno.
Insomma il circolo del Pd è semplicemente la prima battaglia importante di una guerra che è già cominciata. Una guerra combattuta senza ideali, senza visione, senza progetti. Una guerra per il potere.
Sun Tzu
Questa battaglia, probabilmente, la vincerà Manna (Superbo o Ciciarelli, uguale è) e Adamo saprà di sicuro cavarsela egregiamente, ma vorrei ricordare ai lettori l'antico detto cinese di Sun Tzu: «Il meglio del meglio non è vincere cento battaglie su cento, bensì sottomettere il nemico senza combattere».
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