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Manna, protocolli e azioni a caso

 


di GIANFRANCO DE FRANCO

Il sindaco di Rende ha firmato un nuovo protocollo d'intesa con l'Università della Calabria. Stavolta riguarda l'acqua e, stando anche ai titoli giornalistici, l'obiettivo è quello di dissetare gli assetati. In passato Manna e l'ex rettore Crisci hanno firmato un numero esagerato di protocolli rimasti tutti sulla carta. Ora il nostro sindaco sta inducendo in tentazione anche il nuovo Magnifico rettore. Leone, però, è un matematico, un genio dell'informatica e quando svolge il suo lavoro di scienziato, ha a che fare con la semantica. Il principio in informatica è che a ogni parola deve corrispondere un'azione che la macchina deve eseguire. Bisogna stare, dunque, molto attenti alle parole, altrimenti il programma impazzisce. La mente di Manna, però, non funziona (per fortuna) come una macchina. Nella sua testa, almeno nella sua funzione di uomo politico e di amministratore, ad ogni parola corrisponde il nulla. 

Vediamolo in pillole: 

Al Comune di Rende, a fronte di tante promesse, non si è mosso mai nulla. Meno male che ci sono stati i riformisti di Sandro Principe che hanno realizzato quel po' po' che si vede; 

all'ATO (Ambito Territoriale Ottimale) di cui è presidente, non ha realizzato nulla ed è arrivato a chiedere perfino il commissariamento di sé stesso per trovare un sito per lo smaltimento dei rifiuti; 

all'AIC (Autorità Idrica Calabria) dopo 2 anni di belle parole,  ha rischiato di perdere 60 milioni di euro, salvati grazie a un sotterfugio dell'ultimo minuto; 

all'ANCI non è riuscito a capire come funziona il PNRR (il piano di finanziamenti europei ai Comuni) e ha consigliato ai sindaci di chiedere aiuto ai bambini delle scuole elementari.

La caratteristica di Manna è che lui è un amministratore senza idee che agisce a caso e non segue una delle regole più importanti di Marco Aurelio che recita: «Non intraprendere mai un'azione a caso o in qualsiasi modo che non sia conforme alla norma che regola tutto l'insieme».

Commenti

  1. Manna : il sindaco del nulla. Questa è una frase di un certo Luigi Cosentino di Rende che appare spessissimo su Facebook. Scusatemi della copiatura.

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